ABOUT ME

Potrei cominciare dicendo come mi chiamo. Il nome che è stato scelto per me rimanda a un personaggio molto conosciuto e nel quale mi rispecchio abbastanza, Alice. E per una lunga parte della mia vita non si può dire che non abbia abitato nel Paese delle Meraviglie, persa dietro a luccichii e farfalle, e va bene così. Tanto poi ci pensa la vita a riportarti sulla Terra, quel luogo meraviglioso dove gli eventi che accadono non sono giusti, non sono logici, nè tanto meno prevedibili.

Non so dire chi sono, nella maggior parte dei casi lascio che gli altri si facciano una loro idea; ho imparato più di me stessa in questo modo che in cinque anni di psicologia. E non che avessi scelto questa facoltà per questo scopo, sarebbe stato un vero fallimento, perchè ha solo confermato la mia idea di fondo: l'uomo è un animale troppo complesso per essere del tutto compreso. Ma questo non è un buon motivo per provarci e allora ci provo.

Forse potrei provare a descrivermi facendo un elenco di ciò che amo: i paradossi, che negli ultimi anni sono diventati il mio rifugio preferito. La Toscana, in autunno. Lo sport, la mia droga preferita, quello che si gioca negli impianti sgangherati e sperduti e che ha per protagonisti il fornaio del paese o la figlia del vicino; anche lo sport dei grandi, ma solo quando assomiglia all'altro. L'Umiltà, la Costanza, la Gratitudine: i valori che spero di essere in grado di insegnare a mia figlia, Luna, che temo smuoverà molto più che le maree. Il vino buono, solo se in altrettanta buona compagnia. La psicologia, per le tante domande e la quasi totale assenza di risposte. I bambini e gli adolescenti, specialmente quelli che odiano tutto e tutti. Gli odori di casa mia, del ragù di mia nonna, della legna che brucia. Amo tutto ciò che mi fa arrabbiare, soprattutto Davide.

Penso non funzioni neanche così, è un elenco troppo lungo.
Niente, ci ho provato, pur sapendo che non ci sarei riuscita.
Lascerò che vi facciate un'idea.